Tour Down Under 2021, corsa in dubbio: organizzazione valuta “scenari alternativi”
Tour Down Under 2021 a forte rischio. Ne parlavamo giusto stamani in redazione e ora è The Advertiser, rilanciato da CyclingTips, a darne conferma. Ovviamente, la causa è il coronavirus malgrado, a tre mesi dall’evento, in Australia si registrino numeri bassissimi (solo sette casi in più nella giornata di ieri in tutto il paese). Ma per riuscirci sono state imposte severe misure di restrizioni, tra le quali una quarantena in entrata nel paese. Una situazione che potrebbe non essere così semplice da applicare a squadre e corridori stranieri, che nel caso della corsa WorldTour sono 18 su 20 (fanno eccezione solamente la Mitchelton – Scott e la nazionale invitata). Se l’evento rimane importante per la regione, ci sono attualmente discussioni e valutazioni in corso riguardo lo svolgimento, e le eventuali modalità, dell’evento. Tra queste, anche la possibilità di renderlo eccezionalmente una prova a livello locale.
“Ci stiamo prendendo tutto il tempo necessario per valutare attentamente la possibilità di poter far svolgere un evento interamente e in sicurezza. Per noi, per il paese, per i nostri altri eventi associati, per l’UCI e per le squadre – spiega il direttore esecutivo Hitaf Rasheed al quotidiano – Ci sono molti fattori da tenere in considerazione in una decisione come questa. Ci sono molte parti interessate e stiamo lavorando a stretto contatto con loro per arrivare alla miglior soluzione possibile per tutti. La corsa rappresenta l’inizio degli eventi estivi nella regione e porta milioni di dollari alla nostra economia locale, garantendo una importante copertura mediatica”.
Proprio l’importanza dell’evento, che attira molti spettatori e attenzioni, “porta a lavorare duramente e a considerare le modalità migliori per far sì che l’evento possa svolgersi”. Sono dunque al vaglio “scenari alternativi” se non è possibile inserire la corsa nel calendario internazionale, ma con la voglia comunque “di presentare in qualche modo il ciclismo nell’Australia del Sud a gennaio”. Se per il momento non ci sono ancora ufficializzazioni in merito, l’organizzazione “prevede di essere nella posizione di annunciare la propria decisione entro la prossima settimana”.
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